14 Dicembre 2016
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Il reflusso gastro-esofageo

reflussoSono più di 15 milioni gli italiani che soffrono, periodicamente o quotidianamente di disturbi digestivi. Molti di questi disturbi sono legati alla malattia del reflusso gastro-esofageo che risulta essere la malattia più comune dell’apparato gastro-enterico affliggendo circa 4 milioni d’italiani.

Il reflusso gastroesofageo consiste  nella risalita nell’esofago del succo acido dello stomaco.

E’ un evento che accade di tanto in tanto anche negli individui sani, particolarmente nel corso del primo anno di vita, e nell’adulto, nelle prime tre ore dopo i pasti. Di notte, di regola, non ci sono reflussi.
In sé, questi reflussi non hanno conseguenze né provocano disturbi d’alcun genere.
I medici parlano di malattia da reflusso quando, al contrario, il numero dei reflussi, la quantità e qualità del materiale refluito, procurano fastidiosi e persistenti disturbi o, peggio, causano lesioni esofagee.
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9 Dicembre 2016
di studiominerva
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Osteopatia e stress

stressLo stress di natura psicologica o emotiva è in grado di produrre notevoli cambiamenti nel sistema muscolo-scheletrico, influenzando profondamente il funzionamento complessivo del corpo. Tutti i cambiamenti emotivi si riflettono nei tessuti molli. Atteggiamenti come la rabbia o la paura, così come stati d’animo come eccitazione o depressione producono schemi posturali e muscolari. C’è anche uno stretto legame tra la postura abituale e atteggiamenti e stati psicologici.
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7 Dicembre 2016
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Osteoporosi a tavola!

Si definisce ostosteoporosieoporosi una condizione di perdita di massa ossea e di minor resistenza dello scheletro al trauma, anche di lieve entità, in grado di incrementare il rischio e l’incidenza di fratture ossee. Le forme di osteoporosi comprendono l’osteoporosi di tipo I, o postmenopausale, e l’osteoporosi di tipo II, o senile.

Queste due forme si distinguono principalmente per età di insorgenza e cause, il tipo di tessuto osseo coinvolto e i siti di frattura.
L’osteoporosi post-menopausale insorge tra i 40 e i 45 anni per una carenza ormonale, in particolare di estrogeni; colpisce prevalentemente l’osso spugnoso e i maggiori rischi di frattura sono a carico delle vertebre.
Quella senile, invece, si manifesta sopra i 70 anni ed è causata dal progressivo invecchiamento del corpo; colpisce l’osso spugnoso e corticale compatto con rischi di frattura a carico del femore e delle vertebre.
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1 Dicembre 2016
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L’osteoporosi

osteoporosiL’osteoporosi è una malattia che interessa lo scheletro ed è caratterizzata da diversi fattori quali la ridotta massa ossea, il deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo, nonché disordini scheletrici che contribuiscono a comprometterne la sua resistenza. Tali fattori favoriscono nella persona colpita una maggiore fragilità dell’osso e una più elevata predisposizione alle fratture.
Le persone più a rischio sono quelle anziane perché l’invecchiamento di per sé comporta un maggiore deterioramento dell’osso, ma la patologia può riguardare anche donne in età relativamente giovane, in particolare quelle che hanno raggiunto la menopausa, perché è proprio in questo periodo che viene meno l’azione svolta dagli estrogeni – gli ormoni sessuali femminili – in grado di contrastare il progresso di questa patologia.
L’osteoporosi, quindi, anche in relazione al costante invecchiamento della popolazione, è in continuo aumento e, per le gravi conseguenze che comporta, viene considerata una malattia sociale.
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30 Novembre 2016
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L’osteopatia e i dolori di spalla

spallaL’articolazione della spalla è composta da omero scapola e clavicola, si raccorda in due articolazioni fondamentali: la gleno-omerale e l’acromion-claveare.

Queste articolazioni, racchiuse da capsule fibrose, sono stabilizzate da un apparato legamentoso e muscolare assai complesso che garantisce alla spalla un ampio raggio di movimento nello spazio ed una potente e sicura leva articolare. Il complesso muscolare, che consente la rotazione del braccio e la sua elevazione, è indicata come cuffia dei rotatori, cui è sinergico il muscolo deltoide.

Quasi tutte le patologie della spalla si sviluppano infatti a partire da disguidi meccanici delle articolazioni per cui l’Osteopatia costituisce un rimedio di prima scelta: la percentuale di successo è molto alta.

Le problematiche di disturbi alle spalla possono essere:muscoli-spalla
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24 Novembre 2016
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La terapia omeopatica per l’ipertensione

terapia-omeopatica-ipertensioneL’ipertensione è una condizione clinica caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna. La pressione è data dalla forza con cui il sangue viene spinto nelle arterie. Il cuore, contraendosi, spinge il sangue attraverso il corpo. La pressione è nella norma tra i 140 mmHg di massima (fase sistolica) e 85 mmHg di minima (fase diastolica).

Cenni

Circa il 25-30% della popolazione soffre di ipertensione; la patologia colpisce maggiormente gli anziani. Nel 90% dei casi l’ipertensione è asintomatica e può essere primaria (o essenziale) e secondaria.
Come abbiamo già visto,  l’ipertensione si definisce secondaria quando è scatenata da specifici fattori o patologie:
– cause endocrine
– disturbi ormonali
– malattie renali
– patologie congenite
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22 Novembre 2016
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L’Ipertensione

ipertensioneL’ipertensione arteriosa è una condizione clinica caratterizzata da elevati valori della pressione arteriosa sistolica (la massima) e della pressione diastolica (la minima).

L’ipertensione può essere pericolosa, perché il cuore deve sostenere uno sforzo superiore alla normalità e, se è prolungato, può portare ad un ingrossamento del cuore stesso; inoltre il sangue che scorre nei vasi con una pressione elevata li sottopone ad una eccessiva usura e può danneggiarli gravemente, coinvolgendo in questa situazione anche tessuti e organi irrorati dai vasi colpiti, in particolare cuore, cervello, reni e occhi.
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17 Novembre 2016
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Dislipidemie: fattori di rischio e prevenzione

dislipidemiaCon il termine dislipidemia o iperlipoproteinemia si intende l’alterazione della quantità di grassi o lipidi normalmente presenti nel sangue.

Clinicamente, un segno comune delle dislipidemie è la presenza di depositi di grasso nel tessuto sottocutaneo, chiamati xantomi. Essi si localizzano maggiormente ai tendini, soprattutto a livello dei gomiti, od in sede parapalpebrale; oppure sono situati in zone d’appoggio del corpo. In quest’ultimo caso i grassi in eccesso sono prevalentemente trigliceridi.

Come regola generale si parla di iperlipoproteinemia quando il colesterolo plasmatico è superiore a 180-200mg/dl e quando i trigliceridi sono superiori a 200mg/dl.
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15 Novembre 2016
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I lipidi: cosa sono e quali funzioni svolgono

lipidiI lipidi, comunemente chiamati grassi, sono composti da una grande varietà di molecole accomunate dalla proprietà di essere insolubili in acqua. Quelli più importanti per l’organismo umano sono i trigliceridi, i fosfolipidi e il colesterolo. Le loro funzioni sono molteplici:

  • forniscono energia (1 gr equivale a 9 kcal)
  • forniscono gli acidi grassi fondamentali per l’organismo
  • favoriscono l’assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili
  • costituiscono gli elementi essenziali delle membrane cellulari in tutti i tessuti
  • influenzano l’assetto lipidico ematico

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11 Novembre 2016
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Osteopatia e cervicalgia

cervicalgiaLa cervicalgia, o dolore alla cervicale, è un problema molto diffuso con una incidenza che colpisce i due terzi della popolazione.

Cervicalgia non specifica

Molte persone sviluppano una cervicale rigida e dolorante senza che vi sia una ragione specifica, con il passare del tempo. L’insorgenza del dolore può avvenire dopo aver dormito o essere rimasti seduti in posizioni sbagliate per tanto tempo, oppure dopo aver subito infortuni di lieve entità ad esempio in torsione (durante la pulizia o il giardinaggio). Dato che non vi è una causa determinata, questo tipo di dolore cervicale viene comunemente chiamata “cervicalgia non specifica”. E’ la manifestazione più comune di cervicalgia e spesso si risolve entro pochi giorni. Se ciò non accade è opportuno rivolgersi ad uno specialista (es. osteopata), prima che diventi cronico.
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