L’osteopatia contro i disturbi gastrici

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osteopatia-visceraleLo scopo del trattamento osteopatico è quello di individuare le disfunzioni presenti, di trovarne la causa e di correggerla permettendo così il processo di riparazione e di autoguarigione del corpo stesso. Questo concetto vale per ogni tipo di dolore, poichè la percezione del dolore mette in atto degli atteggiamenti e delle posture di “protezione” che il corpo attua a livello inconscio. Questo porta però ad assumere e mantenere delle posture sbagliate che poi possono risultare nel dolore. Oppure viceversa, cioè il mantenimento di atteggiamenti posturali sbagliati possono portare col tempo una sofferenza anche a livello di un organo perchè non riesce più a svolgere il suo compito in maniera ottimale portando il dolore. Per questo il trattamento osteopatico può essere risolutivo o comunque può alleviare la sintomatologia anche se la patologia non è di pertinenza osteopatica (es. gastrite e reflusso gastro-esofageo). Il trattamento mirato sui disturbi gastrici consiste nel rinforzare e rilassare la giunzione gastro-esofagea, attraverso manipolazioni viscerali, rilascio tissutale delle strutture circostanti come muscoli (es.diaframma e muscoli del dorso), coste e manipolazione vertebrale.

Per ottenere una maggiore efficacia le tecniche vanno eseguite in una sequenza specifica:

  • ascoltare l’addome
  • liberare le zone di inserzioni del fegato
  • liberare il piloro e lo stomaco
  • liberare la giunzione gastro-esofagea
  • manipolare le fissazioni scheletriche importanti che persistono (ad esempio le articolazioni costo-condrali)
  • normalizzare le fissazioni craniche e sacrali

Reflusso Gastro-esofageo

Stando allo studio Efficacia del trattamento manipolativo osteopatico in pazienti affetti dalla sindrome di reflusso gastroesofageo, gli autori hanno potuto apprezzare come la malattia da reflusso gastroesofageo sia una condizione piuttosto frequente nella popolazione generale e come tale sindrome riduca notevolmente la qualità della vita a causa di una serie di sintomi tipici (ad esempio il bruciore al petto) e atipici (ad esempio la raucedine) che ne conseguono.

All’anamnesi, la maggior parte dei pazienti manifestava sintomi somatici quali: cervicalgia, dorsalgia, dolori al petto e cefalea.
Il campione di 33 pazienti sottoposto alle 3 sedute osteopatiche effettuate in questo studio ha evidenziato una significativa diminuzione dei sintomi correlati al GERD (in particolare il dolore al petto) e un conseguente miglioramento della qualità della vita.
Pertanto possiamo sostenere che il trattamento manipolativo osteopatico si dimostra essere un metodo efficace per diminuire la sintomatologia di questa patologia.

Consigli per il paziente

  • non andare a letto subito dopo il pasto
  • non indossare cinture o indumenti stretti
  • dormire su un cuscino alto
  • evitare la posizione decliva
  • non tenere le braccia in alto e la testa inclinata indietro a lungo
  • evitare l’assunzione di alcuni cibi che possono irritare il tratto esofageo come cioccolato, caffè, tè, alcol, arance

Gastrite

Come detto precedentemente, la gastrite – o mal di stomaco – è un problema che coinvolge ampie fasce della popolazione e in molti casi l’origine può essere di pertinenza osteopatica. La gastrite, da un punto di vista funzionale, può dipendere da un problema neuro-vegetativo (sistema di controllo delle funzioni involontarie) o da un problema localizzato a livello delle fasce o cambi di pressione tra la cavità toracica e addominale.

Una disfunzione osteopatica coinvolge in maniera importante l’asse aponevrotico centrale cioè l’insieme delle fasce che si estendono dalla base del cranio fino al bacino e che, nel loro complesso, avvolgono e sostengono gli organi interni.sistema_viscerale-1

Per questo rapporto anatomico, un problema a livello dello stomaco può giustificare un quadro sintomatico e di stress meccanico sul tratto cervicale, dorsale e sul cranio, con conseguenze sul tono muscolare e sulla postura.

Il trattamento osteopatico per la gastrite consiste nel lavorare sulla giunzione gastro-esofagea e di eliminare le disfunzioni somatiche, cioè fissazioni fibromuscolari  della giunzione e delle strutture circostanti. Questo tipo di lavoro consentirà al paziente di ridurre e migliorare la sintomatologia.

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