Tutti almeno una volta nella vita hanno sofferto di mal di schiena. La lombalgia, non a caso, rappresenta uno dei disturbi più frequenti, tanto che si stima che 4 persone su 5 ne abbiano sofferto durante la loro vita.
Il sintomo principale della lombalgia è il dolore, situato nella parte inferiore della colonna vertebrale. Questo dolore può essere cronico o acuto e improvviso come nel caso del comune colpo della strega.
Il dolore si presenta a fascia (cioè trasversale, orizzontale) oppure omolaterale (solo da una parte: destra o sinistra) con possibile irradiazione agli arti inferiori (bilaterale o omolaterale).
La lombalgia può essere diagnosticata come aspecifica oppure specifica.
La prima non ha una causa apparente ed è principalmente causata da squilibri meccanici e posturali, come stare a lungo in piedi o seduti nella stessa posizione. La seconda invece è causata da varie patologie, non per forza di natura muscolo-scheletrica.
Quali sono le cause che possono portare l’insorgenza della lombalgia aspecifica?
La lombalgia aspecifica è la tipologia più diffusa e può essere causata da:
- un blocco della mobilità vertebrale o della meccanica del bacino
- un difetto di scorrimento o irritazione di un nervo (sciatico, femorale)
- una disfunzione dell’anca, ginocchio, caviglia/piede
- disfunzioni delle curve vertebrali (iperlordosi e ipercifosi, scoliosi o rettilinizzazione)
- disfunzioni viscerali (alterazioni dell’alvo, problematiche renali etc.)
- aderenze cicatriziali (taglio cesareo, appendicectomia)
- stile di vita del paziente (lavoro, postura, alimentazione, sport, stress etc.)
Se invece la lombalgia risultasse essere specifica, quindi conseguente ad un’altra patologia, l’osteopata sarà allora in grado di richiedere ulteriore accertamenti o trattamenti da medici competenti e specializzati. In questo caso il trattamento osteopatico è comunque utile nella diminuzione del dolore e dello stress (sia meccanico che umorale/emotivo) che queste patologie comportano.
In che modo l’osteopata agisce sulla lombalgia?
L’osteopata esegue una prima valutazione posturale per escludere che vi siano in atto patologie non di sua competenza, in seguito utilizza una valutazione palpatoria dei tessuti interessati. Quest’ultima è la chiave principale per capire l’origine del problema e valutare l’estensione della disfunzione (se coinvolge anche altri distretti corporei).
Una volta compresa la disfunzione si inizia il trattamento. Esso prevede l’utilizzo di tecniche diverse:
- tecniche articolatorie per ridurre le restrizioni articolari e i disallineamenti;
- tecniche di rilasciamento tissutale a livello dei tessuti molli, dei muscoli e delle fasce
- tecniche viscerali per risolvere delle disfunzioni anteriori che però condizionano la mobilità del tratto posteriore
L’obbiettivo finale dell’osteopata è riportare il corpo in uno stato di equilibrio; proprio per questo le tempistiche con l’osteopatia sono più dilatate poichè l’osteopata ha bisogno che il corpo abbia il tempo di trovare il suo equilibrio.
Con l’aiuto dell’osteopata si può prevenire il mal di schiena?
SI, ma non tutti i pazienti sono uguali. Perciò è bene sommare al trattamento i consigli dell’osteopata che possono consistere nel seguire una ginnastica posturale specifica associata a degli esercizi di stretching e a fare attenzione alle posture assunte.