l’Italia a tavola: consigli e brutte abitutdini

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A tavola meno della metà degli italiani segue effettivamente la dieta mediterranea e un tale regime alimentare influisce sulla nostra salute. L’altra metà consuma pochissimi legumi e una bassa quantità di frutta e verdura, alimenti che sono alla base della dieta mediterranea. Inoltre sta aumentando sempre più la tendenza a consumare pasti veloci, davanti alla tv, fuori casa o in fast food.

Purtroppo queste sono malsane abitudini alimentari frutto di una vita sempre più frenetica e della crisi economica che stiamo vivendo.

Più nello specifico, l’Associazione di Dietetica e Nutrizione clinica, nel 2011 a Roma, ha presentato i dati di un indagine effettuata sullo stato di forma fisica e sulle abitudini alimentari del popolo italiano. I risultati mostrano un 15% di obesi con un 29% in sovrappeso, dove solo il 56% degli italiani rispetta i principi base della dieta mediterranea, mentre il 93% riconosce l’importanza di seguire un regime alimentare sano ed equilibrato.

Ma quali sono i piccoli accorgimenti da applicare a tavola che possono aiutarci a vivere e mangiare meglio?

La regola dei 5 pasti

A causa dell’aumentata frequenza di consumo di pasti fuori casa e della diminuzione del tempo a disposizione sia per cucinare che per mangiare, solo il 16% della popolazione ha mantenuto la regola dei 5 pasti. Essa consiste nell’aggiunta a colazione, pranzo e cena di due spuntini: quello mattutino e quello pomeridiano.

Inoltre, quest’indagine ha riportato che un italiano su dieci consuma pasti veloci tutti i giorni e il 49% delle persone lo fa almeno due volte alla settimana.

Spesso si è erroneamente portati a credere che saltare i pasti, insieme agli spuntini, sia un buon modo per perdere peso, ma in realtà è proprio la corretta frequenza nel consumo dei pasti che porta il metabolismo a funzionare in modo ottimale rendendolo in grado di limitare e misurare il nostro appetito durante la giornata.

La regola dei 5 pasti, di conseguenza, evita le abbuffate poco sane e difficili da smaltire.

No ai pasti frettolosi o davanti alla tv!

Un’altra cattiva abitudine emersa dall’indagine su “l’Italia a tavola” è il consumo dei pasti davanti al televisore; infatti i dati rivelano che 6 italiani su 10 dichiarano di mangiare davanti alla tv almeno due volte alla settimana, mentre il 30% si siede a tavola davanti allo schermo tutti i giorni.

Consumare i pasti davanmangiare tvti alla televisione distrae, isola e non permette di avvertire il senso di sazietà, spingendoci a continuare a mangiare più per abitudine che per reale necessità. Anche il consumo del pranzo al lavoro di fronte al pc non è salutare e non aiuta la digestione. Si è, infatti, dimostrato che mangiare di fretta porta ad ingrassare ed è una delle principali cause del sovrappeso. Se si mangia troppo rapidamente lo stomaco si riempie prima ancora che si attuino i segnali gastrici di sazietà utili per una corretta assimilazione del cibo.

Un’ulteriore cattiva abitudine usata a tavola è l’utilizzo, sempre più frequente, di cibi pronti e prodotti ipercalorici, associati alla scelta di prodotti alimentari di qualità più scadente per la necessità di risparmiare ma ciò influisce negativamente sulla salute del nostro corpo. Si è visto infatti che gli anziani investono maggiormente nel settore alimentare rispetto alle famiglie e ai giovani single; ad esempio un over 64 spende il 21% della sua spesa mensile in alimenti mentre una coppia con due figli il 19%, inoltre una coppia di over 65 ne destina il 22% contro il 14% di una coppia under 35.

Per finire vi lascio con una citazione di Jim Rohn: “Abbi cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere” e spero che la prossima volta riflettiate maggiormente su ciò con cui nutrite il vostro corpo e non solo su quello che sta fuori.

fonte: alfemminile.com

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